Che giornata densa! Fino a questa mattina non sapevamo nulla a parte che forse sarebbe arrivata l’autorizzazione e questa sera siamo con le valige pronte.Domani alle 9:00 viene la referente a salutarci e a spiegarci le ultime cose. Alle 10:00 vado a ritirare il visto e verso le 13:30 saluteremo “El Portal” e andremo all’aeroporto.
Si chiude così un altro capitolo, piuttosto impegnativo della nostra vita. Ricco di momenti indimenticabili (a una buona metà dei quali aggiungerei “purtroppo”). Abbiamo conosciuto il paese dei nostri figli, un paese lontano da noi per geografia, per storia, per usi e costumi. Un paese fatto di estremi: città e natura, montagne altissime e clima tropicale, ricchezza e povertà, arretratezza e voglia di rivincita.
È una partenza particolare: per noi perché torniamo a casa, iniziamo la versione stabile della nostra famiglia a quattro. Per loro perché lasciano tutto quello che conoscono e con due semi-sconosciuti (che, dal loro punto di vista, li hanno fatti penare non poco) se ne vanno in un posto ignoto, dove la gente parla una lingua che ancora capiscono poco e tutto è diverso e sconosciuto. Come prima richiesta impegnativa ai propri figli non è male.
Nella speranza che domani non ci sia un’escalation delle tensioni di questa sera (Juan si è addormentato alle 23:00) e che il volo sia tranquillo, ringraziamo ancora tutti quelli che ci hanno seguito fino a questo momento, non ci stancheremo di ripeterlo: ci avete dato una grande forza.
Qui Bogotà, passo e chiudo.