(English follows)Ho deciso di iniziare una nuova sezione del blog dove commentare quello che succede in Italia. Pensavo di non scrivere in inglese per due motivi – il primo è che malgrado la mia “fluenza” in inglese riesco comunque a scrivere più velocemente e meglio in italiano; il secondo è che difficilmente quello che scrivo può interessare a qualcuno che non parli italiano. Naturalmente se ci fosse qualche anglofono all’ascolto interessato ai miei deliri sarò felice di aggiungere le traduzioni “on demand”.
Fine dell’introduzione. Spinto dal martellare incessante delle ultime settimana sulla necessità di approvvigionarsi di un decoder per il digitale terrestre (o DVB-T per gli addetti ai lavori) volevo scrivere qualche riflessione in merito.
Sul DVB-T e sulla sua utilità sono già stati spesi fiumi di inchiostro, distrutte foreste e riciclati gazillioni di pixel. In sintesi sono d’accordo: che tutti i soldi bruciati in questa operazione potevano essere più proficuamente investiti per ridurre il digital divide (ma forse era comunque necessario adeguare la tecnologia TV in Italia al resto del mondo); che sicuramente il DVB-T non è la tecnologia del futuro (ma posto il futuro abbastanza in là nel tempo, nessuna tecnologia odierna lo è); che col fischio che non si devono fare lavori all’antenna ecc. ecc.
Sicuramente ci sono almeno due fattori positivi: 1) adesso (dopo che è passato l’antennista) riesco a vedere sul mio anzianotto TV (analogico doc) circa 140 canali di cui più o meno la metà in chiaro e 2) dal 18/5/2010 l’informazione TV è migliorata dal momento che il TG4 è sparito dalla sintonia analogica.
Ma parliamo dei contributi. Non quelli passati (ormai sono andati) che hanno avuto come effetto principale quello di tenere alti i prezzi dei decoder, ma l’ultimo, quello attualmente in vigore. La normativa recita che tutte le persone di 65 anni o più, (a) in regola con il pagamento del canone RAI e che (b) abbiano dichiarato meno di 10k€ nel 2009 hanno diritto a un buono di 50€.
Senza voler istigare nessuno alla diserzione del canone, penso che se qualcuno rientra nella categoria (b) abbia spese molto più urgenti e vitali che non quella per rientrare nella categoria (a).
Non solo, ma il contributo è valido solo per il decoder interattivo (MHP che è più costoso del decoder semplice (circa un 4x sui prezzi minimi: 80€ contro 20€) con 400€ di soldi gabellati ai contribuenti si potevano aiutare 20 famiglie anzichè 5. Che poi a ben vedere non le aiuti nemmeno tanto, visto che il contributo è di 50€ e che per arrivare a 80€ ne devi spendere ancora 30€ che più di quanto costa un decoder semplice.
Aggiungo anche che il decoder interattivo ha senso solo se lo colleghi al telefono per partecipare alle trasmissioni interattive e quindi sono potenzialmente altri soldi da spedere per chi probabilmente (visto (b)) non arriva a fine mese con le spese essenziali.
C’è da chiedersi se bisogna ricorrere, ancora una volta, al rasoio di Hanlon oppure se questi incentivi sono fatti per favorire qualcuno in particolare.
Ora se solo trovassi una guida tv semplice per stabilire quale dei 70+ canali posso guardare senza passare un’ora a fare zapping….
(English)
I decided to start a new blog section where I am going to comment what is currently happening in Italy. My intention is to write in Italian (and not in English) for two reasons – first, despite my “fluent” English, I am faster and better at writing in Italian; next it is unlikely that what I’ll write here could be of any interest for those who can’t read Italian. Should this not be the case and one or more English speaking people be interested in my rants, I’ll be happy to add translations “on demand”.