Immagino di non essere l’unico genitore preoccupato per l’istruzione dei propri figli. A parte l’ansia che insieme alla didattica passino anche altre idee e principi con cui non mi identifico e a cui magari sono contrario, in questi periodi martoriati, c’è una sensibilità particolare ai contenuti qualitativi dell’istruzione. Così mi trovo spesso a sbirciare sui libri di scuola dei miei figli e a riflettere sui programmi ministeriali.
L’altro giorno per storia, Juan doveva studiare i dinosauri e mammiferi… Storia?! Vabbè l’hanno presa alla larga (infatti il programma inizia con il Big Bang). Ma ecco che il libro presenta alcuni antenati dei mammiferi odierni: il Tipanotero e il Niantero, corredati da un disegno alquanto fantasioso. Visto che studiare certe cose può essere noioso, mi sono messo al PC e ho googlato per questi due animali cercando delle immagini. Con somma sorpresa, il motore di ricerca non trova nemmeno un riferimento al Tipanotero… ZERO. Possibile che non solo wikipedia, ma nell’intera internet non ci sia uno straccio di documento che parla di questo povero protomammifero?! Passo al Niantero e trovo ben 9 riferimenti a voci che nulla hanno a che fare con l’archezoologia.
Tutto è possibile, ma … non si poteva prendere come esempio il mammut? Almeno si sarebbero potuto mostrare agli scolari delle ricostruzioni.
Poi ho continuato a leggere la pagina del libro, tra le caratteristiche dei mammiferi si annovera: “fanno nascere cuccioli vivi” (!), mentre non si parla della caratteristica che dà il nome al classificazione, cioè il fatto che i mammiferi allattino i propri cuccioli.
Mi sentirei di buttarla sullo scherzo: Semo in una bote de fero. Ma cosa è supposto fare il genitore diligente? Appesantire il già pesante momento dello studio corredando il testo con nozioni sensate? E quando si trova il tempo per fare questo con regolarità? Criticare il libro? Ma poi con che voglia uno può mettersi a studiare le cose in un libro su cui sono state espresse pesanti perplessità dal proprio papà?